mercoledì 22 aprile 2015

Tre parole

"Anche nel dolore, nella tragedia insensata, siamo bombardati di parole.
Ma cosa si può dire di fronte a centinaia e centinaia di persone innocenti morte in mare? Al loro sogno di felicità spezzato? Alle loro famiglie che da oggi non avranno più padri e madri, fratelli e sorelle, figli e figlie? Cosa si può dire? Ho solo tre parole nel cuore. Una parola di pietà per chi ha visto la sua speranza inghiottita negli abissi del Mediterraneo.
Per chi prima di imbarcarsi è stato vessato, picchiato, violentato. Quante cose come queste ho incontrato nella vita!
Poi una parola di severità per un mondo che continua a voltarsi dall'altra parte.
Per chi ha fatto partire questa gente e per chi ne ha fatto merce.
Per i leader incapaci di accogliere, di assumersi una responsabilità, per chi potrebbe investire risorse in sviluppo invece che in armi e in altri affari.
In fine una parola di speranza.
Per incoraggiare chi lotta per un mondo più giusto, per i sì che ogni persona può dire nel proprio cuore.
Il sì che sa piangere con chi piange, il sì che accoglie, il sì che diventa più forte del pregiudizio, il sì che si arrende davanti all'umanità ferita per dare vita.
Questo sì è controcorrente? No. Lo sento: va nel verso giusto. Ernesto Olivero"

venerdì 17 aprile 2015

E' possibile!

" Un giovane una volta mi ha lanciato una sfida: " Mi parli della castità?". Gli ho risposto con una domanda:"lo sai che un calciatore che punta alla serie A accetta di allenarsi decine di ore alla settimana e fa tutto questo per una palla? Dimmi cosa vuoi fare nella vita e ti parlerò di castità."
Quel giovane si è fatto triste:" Certo che io me la sono giocata male la mia castità". Ed io:"Si può rinascere. Una delle persone che amo di più ha abortito, ma da quando ci conosciamo è quella che sta più vicino alle mamme che hanno dei problemi. Non è impossibile".
Sento nelle viscere che chi ha incontrato Dio non è il migliore, è solo un uomo e una donna che ha intuito la strada della conversione e prova a percorrerla.
Servono tempo e determinazione.
Proprio come per il bambino che vuole diventare calciatore, la bambina che coltiva i sogno di diventare un ballerina di successo, un giovane talento della musica che accetta di passare ore davanti a un pianoforte o con una chitarra, nella vita interiore è la stessa cosa.
Dobbiamo diventare come bambini, desiderosi di incontrare maestri, pronti a farci correggere, sereni nel capire che nella vita c'è un tempo per seminare e un tempo per raccogliere." Ernesto Olivero