martedì 27 marzo 2012

la cicoria dei campi

Qualcosa di unico!
Pensa che quando eravamo ancora a Roma, si, perchè sono romana, abitavamo in campagna e spesso, al ritorno dal lavoro, in primavera, dopo un bel temporale, prendevo i bambini, un bel cesto con la merenda: pane e mortadella, o panzanella ( pomodoro stropicciato su una bella fetta di pane bagnata con acqua e aceto e condita con olio buono, basilico, sale e pepe) o pane olio e zucchero, acqua nella bottiglia (mai ho comprato bevande gasate), un frutto e"tocca la viola" cioè " e basta ".
Cercavamo un bel campo verde dove magari erano passate le pecore, e , mentre i bambini giocavano come pazzi, io, insieme a mia madre, raccoglievamo cicoria. Non so come si chiama in latino ma so solo che non bisogna confonderla con il tarassaco o dente di cane o pisciacane. Dicono che abbiano lo stesso sapore, ma non è vero. Le piantine  sono tutte e due e "rosetta" ma il tarassaco  fa subito il fiore al centro, mentre la cicoria è molto più lenta a fiorire. Igambi delle foglie della cicoria sono bianchi, mentre quelli del tarassaco sono rossi e presto diventano duri anche dopo averli lessati.
Insomma non confondere la lana con la seta, tutta un'altra cosa!
Poi si tornava a casa, la si puliva, lavava e lessava, poi una volta fredda la si strizzava e dopo averla tagliata un  pò, la si buttava in padella con olio buono dova aveva soffritto l'aglio e il peperoncino (se Piaceva) e si serviva vicino a una bella salsiccia cotta sulla "gratella", accompagnava il tutto una fetta di pane e un buon bicchiere di vino e la cena era pronta e anche S e F, perchè C non c'era ancora,mangiavano tutto e molto volentieri e poi tutti a nanna.
Tutto questo racconto per dire che ieri ho trovato sta' benedetta cicoria in un negozio del Trentino Autonomo, che canta le lodi del tarassaco, e lo confonde, appunto, con la beneamata.
Stasera la cuocio,e insieme a R, la mangeremo. Non ci saranno S, F, C e mia madre, e R non mi dirà, facendomi l'occhiolino: "quant'è bona!", allora forse mi sembrerà che anche Lei abbia perso il gusto che aveva, il gusto delle cose che non tornano più.

domenica 18 marzo 2012

domenica di quaresima

Oggi il giorno del Signore! Speranza di pace e di quiete! Ma R  è in guerra e, dopo le solite cure personali, per gratitudine, mi spintona con tutta la sua forza e cado per terra, sento un forte dolore alla spalla e al fianco, non riesco ad alzarmi, lui , indifferente, se ne va, io mi trascino fino al lavandino del bagno, e dopo vari tentativi, riesco ad alzarmi. Penso a Gesù, alla Sua Passione.
 Lo hanno sputacchiato, ingiuriato, picchiato, e Lui ha taciuto. Ho chiesto questo dono per me, e me lo ha concesso. Tacere e non resistere al male. N è venuto a portare il giornale. "Come va? " "Tutto bene, tutto bene" , rispondo quello che vorrei dire sempre e quello che si vogliono sentir dire gli altri.
M vorrebbe venire a trovarci con il marito, ma non mi vanno le commiserazioni, i "se penso a come era !"
Come è R? Come era? Non si rendono conto che R è R, ma è malato, tremendamente malato.
Mi siedo tutta dolorante ed ecco la Parola che mi viene in aiuto: "Come potrebbe sussistere una, se tu non vuoi? O conservarsi se tu non l'avessi chiamata all'esistenza?" (Sap. 11,25).
"Sono pensato dal Padre, il Dio di ogni tenerezza pensa a me: Il Tutto si occupa di me malgrado me, che sono poco più di niente.
Quale dolcezza infinita, quale serenità formidabile! Restare nelle braccia di Dio, come bambino in quelle della madre, grida conforto contro ogni avversità, rende forti in ogni condizione, e mentre avanzo nelle ore, correggo il mio pensiero, la mia azione, i miei propositi.
Dio, il padre di ogni misericordia, mi pensa e questo dà nuova sostanza ai miei ragionamenti, li libera dalla presunzione della solitudine,dalla paura della sconfitta, dalla preoccupazione di non farcela.
La certezza di essere pensati da Dio, conservati nel suo amore, supera ogni idea di fallimento:
Se Lui è con noi, se i suoi pensieri accompagnano i nostri, perchè scappare dalla mischia dell'impegno e pensare di non  poter cambiare il mondo?
La sua Parola guida ogni passo e per chi la Parola vive, la speranza di rinnovare la terra non è pura utopia.
Dio mi pensa, pensa a me nella mia condizione, nella povertà dei miei mezzi, nella fragilità della mia esperienza.
Mi sconvolge, mi intenerisce il suo amore e mentre il giorno prende luce, apro il mio cuore alla gratitudine commossa" Gennaro Matino
Non è stato invano il mio desiderio di pace e di quiete, ora, alla fine di questo giorno, posso dire che ho il cuore pieno di pace perchè so di essere amata da Dio e che il suo amore è per sempre.

venerdì 16 marzo 2012

Settimana Santa al Besta di Milano !

Il 2 aprile nuovo ricovero,ed R è sempre più silenzioso, taciturno, apatico e serio. Oggi, vivi solo l'oggi, e non ti proiettare neanche nel domani prossimissimo, cioè domani. Provo a  tirarmi sù, pensando che forse il disturbo che ha avuto stamattina , sia una cosa passeggera, che si riprenderà e intanto lo osservo dormire e sto lì, accanto a lui senza  riuscire a fare niente se non guardarlo e pregare. "Li guidò per una strada meravigliosa , divenne loro riparo di giorno e luce di stelle nella notte" (Sap. 10,17)

domenica 11 marzo 2012

Grazie!

Grazie  R! Ti sei caricato del peso di tre giorni di ascolto, tu che non puoi più udire suoni e parole.
Ti sei caricato delle scomodità dei posti sconosciuti, stretti,sporchi, pieni di confusione.
Ti sei caricato delle pietà di tanti, rimasti colpiti dalla carrozzina su cui sedevi.
Ti sei caricato dei miei bisogni, perchè sai che ho bisogno.
Ti sei caricato anche di tutta la comprensione che  mi mostravano, come se fossi io il Cristo crocifisso.
Ti sei caricato di tutto l'amore che mi porti e mi hai servito come solo un grande può fare .
Grazie!

venerdì 9 marzo 2012

Rinuncio !

"Misericordia io voglio, non sacrifici" Mt: 9,13.
Finalmente ho avuto la grazia di vivere questa Parola.
Noi abbiamo un "baito", così si chiama in dialetto una casa di sassi e legno, che sta nel Parco del Monte Corno, sopra Anterivo, una splendido paesino all'estremo sud della provincia di Bolzano. Il baito è  a 1.500 metri sul livello del mare, ed è circondato da prati, e confina con un bosco di larici, abeti e pini , quindi un posto meraviglioso di cui sono da sempre innamorata. Lì ho potuto creare un orto molto grande chiuso da una palizzata in legno, per difenderlo da cervi, caprioli e capre che divorano tutto. Tutti gli anni passati,in aprile o maggio, secondo la stagione, dopo aver sparso letame e arato il terreno, piantavo di tutto e tutto quello che cresceva era rigoglioso, senza malattie, e soprattutto sano, ed ero orgogliosa di poterlo offrire ai nipotini. Mio genero Y e mia figlia C si sono dati tanto da fare in questi anni per aiutarmi, e anche gli altri hanno fatto quello che potevano per tenere in ordine questo posto delizioso che ci ospita donandoci momenti di serenità, comunione, allegria.
E quest'anno come faccio? Quante volte me lo sono chiesto in questi mesi. Non lascio R ad altri per andare in baita, che faccio? Chiedo ai figli di aiutarmi e così  condiziono la loro vita  per un mio passatempo? Che dolore non poter andare sù a piantare zucchine, fagioli, patate, cavoli e tanto altro. Come fare? Sarò costretta a fare questo altro sacrificio.
"Misericordia io voglio, non sacrificio"ecco che questa parola mi viene in aiuto, mi apre il cuore, mi ricorda che niente si deve fare con sforzo, che la rinuncia è buona se è il frutto dell'amore, che il sacrificio senza amore fa soffrire chi rinuncia e colui o colei per i quali si rinuncia, diventa un peso sul cuore e la conseguenza è la tristezza, la rabbia e qualche volta anche il rinfaccio.
 Allora questa è la  risposta: misericordia per la mia storia con R, amore per lui e per la mia famiglia, niente pretese, niente aspettative, vedere che tutto quello che si potrà fare da qui in avanti è tutto un regalo che viene da Dio. (Ieri sera ho telefonato a M per dirgli che quest'anno non mi serve il letame e poi sono andata a dormire in pace).

giovedì 8 marzo 2012

Emosiderosi del sistema nervoso centrale

E' mezzanotte e R riposa da un pò. Vorrei dormire ma prima voglio lanciare nell'etere una domanda? C'è qualcuno nel mondo che conosce questa malattia? Che mi può consigliare come fare per aiutare R ? Come procede la malattia ? Cosa succederà ? Grazie

martedì 6 marzo 2012

Eccomi ad un nuovo mattino. Ho dovuto svegliare R perchè oggi è il giorno del controllo in ospedale.
Lui, arrabbiato e dispettoso, non voleva lavarsi e vestirsi, ed è stata dura riuscire ad arrivare in macchina e partire per l'ospedale, ma, come Dio vuole, siamo andati nel reparto di Neurologia per fare i debiti controlli.
Come cambiano le cose! Fino a ualche anno fa, ero una superwoman: tutto sotto controllo, tutto, riuscivo ad arrivare a curare la casa: mai un granello di polvere o una cosa fuori posto, cucinavo a rotta di collo, cucivo, facevo maglie, avevo un orto e badavo ai miei nipoti. Ed ora? Mi guardo intorno e vedo laniccia sotto e sopra i mobili, non riesco a cucire quasi più niente, e la cucina?Poco anche quella, ma ho notato una cosa : prima ero sempre in agitazione, mai soddisfatta di quello che facevo, pretendevo da me sempre di più e quindi pretendevo anche dagli altri la stessa efficienza, ed ora sono più rilassata, in pace.
Il mio tempo viene assorbito tutto o quasi da R. e dalla sua malattia così terribile che lo costringe ad essere dipendente quasi totalmente dagli altri. Ma questo mio tempo non è sprecato, anzi è vissuto in pienezza, questo è un tempo che produce frutti, perchè mi sta insegnando molte cose: la pazienza, la misericordia,il non giudicare, insomma mi richiama ad un amore che non conoscevo.
Da giovane credevo di amare mio marito, quando era forte, sicuro di sè, grande lavoratore,buon padre, compagno fedele e anche di bell'aspetto (è ben facile amare una persona così), ma ora posso dire che lo amo molto di più adesso, nella sua debolezza che diventa la forza che ci tiene uniti. Ed ora il pensiero:

"Vecchiaia veneranda non è la longevità, nè si misura col numero degli anni (Sap. 4,8) Lunga vita si augura l'uomo come premio, ricchezza di giorni è per tutti straordinaria benedizione. Avere più tempo è di sicuro conforto per riuscire a dare di sè quanto più possibile, riuscire a ricevere quanto di più importante.
Legami di affetti si strutturano nel tempo, esperienza di uomini costruita giorno dopo giorno segna negli anni prezioso patrimonio.
Ma il tempo da solo non dice, durata non conta da sola a raccontare la vita,un giorno come mille restano uguali se altro non li investe, se altro non consegna loro significato.
Carico di anni chi ha fatto dei suoi anni guadagno e offerta, chi ha spartito i giorni in seno alla giustizia, chi ha praticato le vie della compassione. Morire centenario certo fa notizia, ma ancora di più fa storia se gli anni passati sono consegna di umano condiviso, se chi li raccoglie sopravvivendo per custodirli nella memoria dice il suo grazie per quegli anni ricevuti.
Vera longevità è lasciare memoria di amore, a ogni età è possibile lasciare eredità importante. Se il tempo consegna nel suo passare conforto di memoria, l'amore condiviso conserva per sempre il tempo
al vissuto presente, resta per sempre, non muore mai"    Gennaro Matino

domenica 4 marzo 2012

Lo sguardo oltre

R dorme, di là in TV c'è Fazio, parlano di Banche e a me non interessa niente, allora questo veramente mi fa gioire pensando alla prossima notte in cui dovrò dormire vegliando : "di questo gioisce il mio cuore, esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro." (Sal 16,9)" Gioia profonda inaugura nuovo linguaggio, al tempo della tristezza segue quello del sogno possibile;vinta la paura della sconfitta,la luce del vero rischiara ogni cosa. Perchè dubitare della sua promessa? Perchè pensare in maniera diversa della sua Parola? "Ecco io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt 28,20) anche quando il corpo sarà consegnato alla terra,fino a quando gli occhi potranno finalmente guardare il sole e rimanere aperti: Il mio corpo sarà al sicuro, niente potrà turbare il cuore perchè il Signore è fedele. E' la gioia la risposta credente alla vita, il suo sorgere sull'umana vicenda è segno inconfutabile di abbandono in Dio: Lui è dalla mia parte. Sicuri del Signore della vita, mai persi nelle strade della storia, il nostro passo è custodito dalla Parola e mentre avanzano i giorni, mai avvertiti come tempo sottratto al tempo, ma come esperienza donata, cresce il senso, l'orientamento, la comprensionedel vero. La gioia illumina ogni pensiero, corregge ogni prospettiva sbagliata, dà armonia ad ogni azione e mentre avanza la vita, mentre è opportuno guardare alle spalle e fare memoria, la gioia spinge lo sguardo Oltre e consegna il futuro". Gennaro Matino


Buonanotte