lunedì 28 gennaio 2013

Morte di Adamo

Ciao,
il titolo del post è anche il titolo del libro che sto leggendo, un testo magnifico.
E' il racconto di quello che hanno vissuto alcuni personaggi che sono entrati a far parte della vita di Gesù, che lo hanno conosciuto.
E' talmente pieno di descrizioni degli ambienti che io mi trovo lì con loro, mi sembra di far parte della storia raccontata e vivo le sensazioni che vive in quel momento il Centurione o la suocera di Pietro o la moglie di Pilato.
Nella Bibbia non si fa riferimento ai fatti raccontati nel libro, ma si capisce che la scrittrice conosce molto bene le Sacre Scritture e il modo di vivere di allora.
Inoltre Gesù non parla mai, ma viene descritto da questo o da quello secondo la situazione vissuta, ma tutti sono concordi infine nel dire che Lui era Dio.
Io vorrei esprimermi in modo da farti amare questo libro così intenso, forte, duro, sconvolgente, che mette a nudo l'umanità fragile dell'uomo e la forza immensa di Gesù nell'amare proprio la debolezza umana di cui anche Lui era impastato in quanto uomo come noi.
Leggendo queste pagine penso che, anche se Dio non esistesse, sarebbe impossibile per me oggi non amare un uomo come il Cristo, perchè mi sta insegnando a vivere e a essere felice di quello che ho.
Il libro non è nelle librerie, perchè è del 1956, riedito nel 1988, la sua autrice è Elena Bono, e se tu vuoi sapere dove comprarlo, basta chiedermelo e ti do le dritte.
Ti saluto, caro blog, buonanotte

martedì 22 gennaio 2013

quando la notte...

Ciao,
sono in piedi dalle cinque, e ho passato la notte su e giù dal letto a controllare R. Avevo come un timore che dovesse succedere qualcosa, allora non riuscivo a dormire e andavo al suo letto che è in sala, e lo trovavo sveglio. Quando mi vedeva mi prendeva la mano e la baciava e il suo sguardo mi riempiva di amore, era come si mi dicesse : ti stavo aspettando! Gli accarezzavo la testa, chiudeva gli occhi tutto pacioso e sembrava si addormentasse, così tornavo a letto per poi rialzarmi subito dopo.
Ricordo la fatica delle notti insonni quando i bambini erano piccoli. Li sentivo piangere e dicevo dentro di me: forse adesso smette, forse smette di piangere! Ma non era mai così. F, poi, non ha mai dormito più di quattro  ore per notte, e io passavo il mio tempo con lui in cucina, cercando di non svegliare gli altri, e lavoravo, come se lavoravo! Facevo bilanci e dichiarazioni dei redditi, e dovevo essere attenta per non fare stupidaggini, perchè non c'era il PC, tutto era fatto a mano, comprese le operazioni . Bon, basta con le cose passate, ecco ce ne sono di nuove! Tutte belle se penso ai miei nipoti.
E  ha la febbre, ieri l'ho visto sbattutino, e meno male che siamo andate a scuola a prenderlo con la macchina! Con la neve che c'era si sarebbe bagnato tutto, soprattutto i piedi. Nel pomeriggio sono venuti S e P con G, la loro mamma, e era tutto da ridere.S scoppia a piangere per un doloretto, disperata, lacrimando come una fontana, si butta addosso a G che aveva in braccio P, gli da una "capocciata" e scoppia a ridere come una pazza. P sembra uno di  quei "Scapigliati", artisti dell'Ottocento italiano, soprattutto lombardo, che hanno colmato il vuoto che si era creato a metà Ottocento, nel passaggio tra Capitalismo e Democrazia. Lui e' solo scapigliato per la sua chioma nera e riccioluta, ribelle al pettine, e che incornicia un visetto paffutello e sorridente con due occhioni neri che raccontano cosa pensa in quel momento.
So già che il prossimo fine settimana avrò con me L, la nipotina che mi piace provocare perchè sta agli scherzi come un grande e ha solo quattro anni.
Ieri pomeriggio c'era pieno di gente in casa nostra: F poi S e L e mentre eravamo insieme , è venuta a trovarci M la fisioterapista di R e mi sono sentita tanto amata dal Signore, attraverso questa gente che non avevo cercato e che è arrivata cme una Provvidenza.
Bene, sono le otto, prego le Lodi, e poi inizia la giornata!





a di R

giovedì 17 gennaio 2013

Le viole

Fischia il vento infuria la bufera ! Il tempo è proprio così in questi giorni. Il vento soffia forte e fa freddo, sembra vento siberiano, il vento che pulisce il cielo, che scopre il sole, ma che rende la neve scivolosa.

Ma nonostante sembri che la terra dorma e che l'inverno la faccia da padrone, ieri ho visto un picchio che lavorava sul tronco del noce che ho davanti alla mia finestra e..,meraviglia delle meraviglie, è spuntata una viola in un vaso di fiori seccati dal gelo che ho sul mio balcone.
E' venuta su da semi caduti l'altro anno e pare dirmi : coraggio che la vita è più forte del freddo, dell'inverno, del buio, della morte!
Ora basta, ti ho straziato abbastanza per oggi!
Sono due ore che sto qui, mi sono presa una pausa ! Adesso torno alla realtà e mi do da fare,
ciao

Petti di pollo all'ungherese cuc

Per Chia' che non sa mai come usare i petti di pollo, a parte farne scaloppe o cotolette panate.Per 4 ps.
Prepara innanzitutto la salsa alla paprika: fai cuocere lentamente una cipolla a fettine  in una noce di burro, salala e quando è cotta aggiungi un cucchiaino di paprika sciolta in un pò di brodo e spegni. In un'altra pentolina fai una vellutata che è una besciamella che sostituisce il latte con il brodo (vegetale o di carne):sciogli 15 gr. di burro aggiungi un cucchiaio di farina, gira e poi metti una tazza grande di brodo, gira bene sala, pepa, unisci la cipolla, cuoci e alla fine metti un pò di prezzemolo;intanto in una padella cuoci nel burro (sempre poco) i petti tagliati in due e battuti con un batticarne, salali ,girali e spremici mezzo limone, metti il coperchio e finisci di cuocere. Impiatta i petti e ripoprili di salsa. Io li ho serviti con rape bianche a tocchetti caramellate. Prova e fammi sapere

tante cose

Ciao,
che figura stamattina!
Siamo andate, io e L, a fare il permesso di soggiorno in un ufficio della Provincia di Trento.e alla faccia di quelli che dicono che in Provincia nessuno lavora! Siamo state accolte da un dott.L "moltissimo gentilissimo" come dice L, che mentre svolgeva la nostra pratica, rispondeva al telefono, alla porta e soddisfaceva tutte le richieste, chiedendoci continuamente scusa. Sul tavolo aveva una cartella intestata "Conversione alla laurea". Din! Uno + uno fa due: ho pensato che quella era la  persona  che in quell'ufficio portava sulle spalle anche il lavoro degli altri, era l'asinello sul quale, forse, gli altri scaricavano le loro pigrizie, in più c'era la cartella della conversione, ho guardato nella borsa convinta di non avere Inviti, e invece era lì che aspettava il caro biglietto con Maria e Gesù, mi sono fatta coraggio e l'ho invitato ad ascoltare, mi ha guardata meravigliato e sorridente e poi...sai cosa ha fatto? Si è messo cappello e cappotto e  ci ha accompagnate in un altro ufficio, fuori del suo edificio, in un'altra strada.
Mentre salivamo le scale, le mie gambe non hanno retto e mi sono spiaccicata a terra, ma dalla vergogna ho fatto prima ad alzarmi che a cadere! L e il dott. L erano preoccupati ma io con non chalance, ho continuato a camminare come se niente fosse, anche se zoppicavo dentro di me! Sei grande Signore! Mi fai annunciare e poi mi metti con la faccia nella polvere, ti ringrazio perchè tutto serve per attirare a te i poveri .
Quando ci ha lasciate, mi ha ringraziato, lui a me, capisci?

Non sono capace di mettere questa foto diritta, ma si può vedere lo stesso, quanto sono belle queste torte che fa mia nuora G , se ne avessi avuta una per le mani stamattina, l'avrei regalata al dott. L.

lunedì 14 gennaio 2013

i Blinis



Ciao, non mi va di stirare, ce ne sono una quantità infinita e a me non va.
Sento la mia amica di sempre,l'ansia, che mi vuole venire a trovare per rovinarmi la serata, allora in attesa di trovare la chiave di volta per andare a stirare, ti mostro i blinis che ho fatto oggi a pranzo. Sono come delle crespelle, ma un pò elaborati, molto spessi ma anche sofficissimi.




Li ho serviti con del caviale e dello stracchino, e per contorno ho spadellato una zucca grattugiata con cipolla e olio. Era tutto veramente buono e delicato.

domenica 13 gennaio 2013

Sono riuscita a mostrarti i lavoretti di Natale per i Cicciobello delle bimbe

sabato 12 gennaio 2013

E per me?.

Ciao, sono le dieci della sera e finalmente mi siedo solo per dieci minuti e ti dico.
Stanotte sono andata a letto all'una e mezzo, dopo aver fatto la baby sitter a casa di N e S. Stamattina alle sei la sveglia per la pappa di R, colazione, una toeletta veloce e poi a fare la spesa prima che arrivasse il casino di gente dappertutto. Ah dimenticavo, ho fatto la spesa anche per C, gliel'ho portata, un caffè e poi di corsa a casa per fare il bagno a R, dopodichè  scopa e paletta, sbatti di qua e lava di là, in cucina per preparare il pranzo, alza R, metti R a letto, mangia con L che intanto mi aiutava nei lavori. L libera per tutto il pomeriggio, allora lavo i piatti e sistemo la cucina, intanto R ha finito anche di assumere l'acqua, mi siedo vicino a lui e mi viene l'abbiocco, no non devo dormire perchè ho promesso una torta ai bambini ( ma perchè l'ho fatto?), mi alzo mentre R dorme e impasto una torta di grano saraceno molto nutriente, ma siccome avevo scongelato tanto burro decido di farne due, tanto per far qualcosa.
Con le torte in forno,risistemo la cucina  e daradada.... ecco il citofono: M e E arrivano con tanta voglia di stare con me, dunque tè fette e marmellata, intanto R si sveglia lo mettiamo in poltrona con il sollevatore e lo spingiamo fino al tavolo così da poter stare tutti insieme, sorseggiamo un infuso caldo, giocherelliamo un pò con R che sembra ricettivo e poi ancora pappa, attacco la macchinetta e comincio a fare la cena per noi tre, ma ecco che suonano alla porta e arrivano quattro "pellegrini", il resto della famiglia M affamati, cosa posso inventare per la loro fame? Una matriciana  " strappacore" avendo trovato proprio stamattina un guanciale favoloso, e allora, mentre l'acqua della pasta si va scaldando, metto su anche il sugo: olio buono, abbondante guanciale,cipolla anche se non ci andrebbe, peperoncino, soffriggo pian pianino e poi la salsa fatta da me , scolo la pasta e salto in padella, una manciata generosa di pecorino e giù nei piatti.
Intanto taglio la torta orizzontalmente e la spalmo di marmellata di ribes (lo so che ci vorrebbe quella di mirtilli rossi "le granele", ma l'ho finita), richiudo e vai con lo zucchero a velo, ci sarebbe stata bene la panna per accompagnare ma anche quella manca dal frigo, io non voglio mangiare e allora lecco la padella della matriciana (diversa dall'amatriciana, poi ti spiegherò), ma alla torta non rinuncio, poi tutti in piedi perchè è tardi , mettiamo R a letto, suona il citofono è L che ritorna e sono le nove di sera.
Mi guardo intorno e so che devo ricominciare a sistemare la cucina e mi viene la tentazione di attaccare la lavastoviglie mah! Faccio prima se lavo a mano.
Ecco fatto! E' passato questo giorno, è volato, ho fatto tanto e sì che forse qualcuno pensa che ho tempo da buttare.
Ma sai quanto ho desiderato tutto il giorno di avere un pò di tempo per me! Ma che scema ! Che ci avrei fatto di questo tempo! Vedi che ho trovato comunque il modo di scriverti e come mi sembra bello rubare agli altri questi momenti per me sola . Ora vado a letto, sono stanca, domani mattina sveglia, come al solito alle sei e poi si riparte.
Buonanotte, queste sono le gonne di maglia che ho fatto per L e L

martedì 8 gennaio 2013

vite fragili

Ciao caro blog, è la terza volta che provo a scriverti e tutto se ne va a pallino perchè non sono capace di usarti bene. Il tempo mi ha messo alla prova ( sono tre ore, a fasi alterne, tra un nipote e l'altro, che scrivo e riscrivo la stessa cosa), ma ancora adesso posso confermare quello che dicevo prima: oggi sono contenta,ma. proprio contenta. Cosa? Mi chiedi meravigliato il perchè? Ora ti dico: stamattina un bacio inaspettato e tanto desiderato, oggi a pranzo una fetta di casereccio (mio prodotto ) spalmata con un a spuma di carne cotta nel vetro e ricoperta da una salsa di rafano e rapa rossa, il tutto proveniente, indovina? Ma naturalmente dall'Ucraina, oggi pomeriggio visita pure quella inaspettata, di C e G con i bimbi, merenda con compot di kalina (ti dirò poi il nome in lingua patria) e panettone.
Fuori i primi, sono arrivati i secondi M,G,E,L e E: un pò di tele, poi la cena tutti insieme.
Se ne sono andati alle otto e mezza, con M, la baby sitter, il tempo è sempre poco per stare con loro e poterli gustare, il tempo se ne va via troppo svelto e guardo M, una gazzella, così semplice e pulita, e mi aspetto da un momento all'altro un balzo e ... eccola donna.
R ha preso baci e baci, seduto in poltrona. La febbre che lo tormenta da settembre, oggi forse lo lascerà in pace. L ha fatto quello che ha potuto, ma ora è in camera con un forte mal di testa.  Per lei avere in casa tutti i bambini è troppo, ma pace! Qui da noi è così!
Sono riuscita a caricare tante foto che ti vorrei mostrare ma non riesco a inserirle nel post, domani chiederò a S di aiutarmi.
Sono le foto dei lavori a maglia che ho fatto per Natale. Lo so quello che pensi, che lavorare a maglia è una banalità, ma per me non c'è più niente di banale e scontato, tutto è una conquista, tutto stupefacente, tutto speciale, pure un maglione fatto con i ferri, perchè significa che posso vivere in una specie di normalità, senza tensioni, ma soprattutto che ho voglia ancora di misurarmi, che non voglio lasciarmi andare, proprio per amore di R, perchè lui possa ricevere un sorriso, sentire che intorno a lui c'è serenità, vita.
R non può più parlare, camminare, muoversi, sentire, annusare,  focalizzare con lo sguardo le persone che gli sono vicine,non può più mangiare (viene alimentato con la PEG), ha una bruttissima piaga da decupitoe ha un deterioramento cognitivo piuttosto evidente. R adesso è classificato come uno di quei casi in cui la società spinge a un'eutanasia attiva, oppure a una sospensione di alimentazione, perchè il costo del suo mantenimento in vita è troppo alto per le Casse dello Stato. Forse se lui vivesse in una struttura pubblica,  toglierebbe il disturbo molto presto.
Ma se non si accolgono e sostengono questi ultimi degli ultimi, come dice il Card. Bagnasco, come si potranno aprire le braccia alle nuove condizioni di fragilità dovute alla crisi economica?
Perchè da vecchi, si è arrivati a desiderare di morire per non essere più di peso per gli altri.  
Bene, ora sono felice di aver potuto completare questo post, mancano solo le foto!
Buonanotte!




Per fortuna R non si accorge di queste cose, è completamente abbandonato