sabato 20 aprile 2013

Ecco il nuovo "vecchio" Capo dello Stato Italia

Sono contenta, tanto contenta, caro blog,
abbiamo di nuovo il nostro "vecchio" Presidente.
Anche stavolta un vecchio è la "soluzione",forse, dei nostri problemi politici e sociali.
Checchè ne dicano quelli che vogliono rottamare tutto e tutti, la saggezza e la competenza di "nonno Giorgio", ha vinto sull'arrembanza di certi giovani che non tengono conto degli anziani da cui potrebbero ricevere molto.
Sarebbe bello poter svuotare quelle che romanticamente chiamano case di riposo e che sono invece l'anticamera della morte, rimettere i nostri vecchi nelle case insieme alla famiglia dei figli e usufruire della loro esperienza e del rapporto di intimità e complicità che si forma tra i nonni e i nipoti.
Non bisogna aver paura, ma essere generosi con chi si ama.
Io ho fatto un'esperienza di vita in comune con i miei genitori appena sposata e per quattro anni. Nonostante mio padre fosse una persona difficile, siamo riusciti a crearci i nostri spazi e a rispettarci vicendevolmente e ne ha avuto beneficio la nostra prima figlia che ha voluto molto bene ai miei ed è stata molto amata.
Bene! Buon lavoro, caro Presidente!   

mercoledì 17 aprile 2013

Il migliaccio

Ciao caro blog,
come sai è tanto tempo che cerco una buona ricetta del Migliaccio, dolce napoletano a rischio di estinzione, e' di origine antichissima, da ricercare nella semplice cucina contadina delle popolazioni italiche pre-romane. Prima era confezionato con il miglio, ma oggi si usa semola di grano duro, ed è buonissimo. Io l'avevo mangiato cinquant'anni fa a Napoli, ospite di zia Ninuccia, e me lo ricordo ancora.
Ho cercato nei miei libri, anche vecchissimi, nel web, tra le mie conoscenze; ho trovato tante ricette, ma nessuna mi soddisfaceva (ormai ho la conoscenza giusta degli ingredienti e del modo di lavorarli).
Ho messo insieme le materie prime che trovavo appropriate, le ho lavorate come mi sembrava più giusto ed è venuto fuori un dolce "stupendo" (a mio parere): profumato, cotto bene ma umido come deve essere, color miele, senza burro, che ricorda il "confortino" che si mangiava a metà mattina o nel pomeriggio, per spezzare la fame.
Ora ti dico una cosa: siccome ho usato un sacco di tempo per questa torta, e non mi va di metterne  a disposizione la ricetta perchè sono gelosa e mi piace condividere con chi ha veramente desiderio di rifarla, dopo 'sto preambolo se c'è qualcuno che me la chiede rispondo volentieri.




che meraviglia!



i fiori della mensa

 Belli vero? Sono i fiori con cui accogliamo il Signore il sabato sera nell'Eucarestia. Fanno da cornice al  Suo Santo Corpo e al Suo Santissimo Sangue, e danno gloria al Suo Santo nome con la loro bellezza, il loro colore e soprattutto l'incredibile profumo che emanano, e sono un segno di festa per noi che siamo riuniti intorno alla Mensa, ci liberano il cuore dalle pesantezze della settimana, ci fanno entrare nel "rendimento di grazie" che è il vero significato della parola Eucarestia.
Se, durante la settimana, ci sono state tensioni, discussioni, incomprensioni, sofferenze, arriviamo carichi di problemi, stanchezze, ribellioni; ma già la vista di una Mensa bianca piena di fiori multicolori ti mettono allegria, ti fanno entrare nella gioia. 
A fine Eucarestia, i fiori che hanno adornato la presenza di Gesù, si spendono anche per noi, perchè ognuno ne può prendere per il proprio altare familiare, non si tiene niente da parte, tutto è condiviso come i Corpo e il Sangue di Gesù.

giovedì 11 aprile 2013

Che risveglio!

Ciao, caro
senti che risveglio stamattina!
Mi sono alzata presto, come al solito, perchè la mattina rendo tanto, il pomeriggio mi diletto a "c....giare" fino a sera. Ho coccolato un pò R, gli ho attaccato la pappa, ho fatto colazione: cappuccino e pane fresco con la marmellata di ciliegie e ribes (mia), e in attesa di andare a raccogliere cicoria nei campi, ho acceso il pc e sono andata a cercare Lui, Carlos, il grande Carlos,

nelhttps://www.youtube.com/watch?v=95kCv10duFw

Ahia, non sono stata capace di metterti il link in modo corretto, ma tu, se vuoi, ascoltalo lo stesso e abbi  pazienza con me.
Mamma mia come vorrei essere quel percussionista!

martedì 9 aprile 2013

ma è mai possibile!

Ciao,
sono un pò uffa! Ti spiego: da un anno ho in casa una L "badante" brava, bravissima, ma.......
Sen ti che roba: laureata in fisica, maggiore della polizia del suo paese, figlia di contadini, esperta di ogni cosa perchè ha fatto duecentomila corsi universitari , compresa economia domestica, cuoca provetta nella cucina del suo paese, psicologa infantile, educatrice inflessibile e adesso non mi viene più in mente niente ma ogni volta che parliamo di qualcosa mi chiude la bocca dicendo "si fa così, io lo so perchè ho fatto il diploma di ......".
Poco fa stavo parlando al telefono con un'amica e dico "ti devo lasciare perchè è ora di cucinare qualcosa" e L "si bisogna mangiare presto perchè...." e giù a spiegarmi per l'ennesima volta che tutto quello che si mangia la sera tardi diventa" grasso e pancia ", e sai che mi è venuta voglia di fare?
 Mi sono messa a scriverti per sfogarmi un pò e per "tigna" stasera mangeremo più tardi.
Oggi, dopo varie prove, ho imbroccato la ricetta giusta per fare i "bottoncini  di pane", morbidi, morbidi,abbronzati e lucidi, un pò dolci e profumati, perfetti. Beh! Come li ha visti, come al solito ha detto " li facciamo anche noi" e mi ha spiegato per filo e per segno come li fanno, senza chiedermi come son fatti i miei, non li ha mangiati neanche perchè contenevano burro e lei fa digiuno per la loro prossima Pasqua.
Insomma i miei panini non c'entravano niente con i suoi, che riempiono di carne o capusti o patate , o rape.
Se arrivano i bambini, li monopolizza con caramelle e dolci varii; naturalmente mi fa piacere però che uffa!
Avrei da dire tanto altro, ma devo cucinare altrimenti mi licenzia!
Che faccio? Uffa!!!!!!!!

lunedì 8 aprile 2013

finalmente!

Ciao,
finalmente ci sono arrivata! Ma che sofferenza!
Credo di essere riuscita a liberarmi. Forse a te interessa sapere da cosa? Visto che non puoi ribellarti, allora te lo dico. Mi sono liberata dalle idolatrie che mi schiavizzavano e non mi permettevano di vivere con me stessa, ma mi proiettavano verso gli altri come per un dovere e non perchè lo volessi veramente. Ci ho messo quaranta anni ma ci sono arrivata anche io.

Scusa, non sento, mi hai chiesto per chi avevo queste idolatrie e cosa vuol dire essere idolatri? te lo spiego subito: idolatrare vuol dire, per me, fare un mito di una persona normalissima, avere un'ammirazione eccessiva, un amore esaltato per qualcuno, e da questo qualcuno ti aspetti cose grandi, quasi le pretendi, perchè tu ti senti povera e incapace di essere come loro, ma pensi che loro riusciranno ed essere  e a fare quello che tu non sei e non sai fare. Per chi le avevo? Per alcune persone della mia famiglia. Ho dovuto lavorare tanto per arrivare a vedere che i miei idoli hanno i piedi  di argilla, che talvolta questo mio tendere verso di loro mi dominava, e mi si rivoltava contro, come si rivoltavano contro di me anche loro, forse soffocati da questo mio amore eccessivo.
Bene, caro blog. Ho pianto tanto, mi sono chiesta tante volte perchè c'erano certe reazioni in risposta alle mie offerte di aiuto, o a mie richieste di aiuto, mi sono sentita rifiutata tante volte, ma ora ho capito che siamo tutti uguali, tutti con lo stesso bisogno di essere amati, ma in un modo libero, senza lacci.
Ricordo tutto del mio passato fino ad oggi, tutte le sensazioni buone e cattive che ho vissuto nei rapporti con gli altri. Sono stata figlia, moglie, madre, suocera e nonna, ho avuto tanta difficoltà nei rapporti con i genitori, marito, figli, ma ora sto bene con me stessa e mi sembra anche con gli altri .
Ci sono voluti sessantacinque anni, ma ora credo, credo, di essermi accettata così come sono, e di conseguenza, ho per me stessa questa " autostima" che mi fa guardare gli altri alla pari, senza complessi.
Ti scrivo queste cose, caro blog, perchè forse possono servire anche a te, e a qualcuno che ti legge.
Buona giornata.

mercoledì 3 aprile 2013

e già mi basta

Ciao blog,
è un pò che non ti scrivo e tante belle cose son successe.
Prima cosa la Santa Veglia di Pasqua, che se uno sapesse quanto è bella, tormenterebbe il proprio Parroco da oggi fino alla prossima Pasqua per poterla vivere anche nella sua Parrocchia. Non ti racconto niente, perchè è troppo forte per poterla raccontare e poi devi desiderare  con tutte le tue forze di sperimentarla almeno una volta nella tua vita,  per poterla vivere in pienezza.
Seconda cosa: il viaggio previsto per la fine di giugno. Andremo ad Aushwitz (speriamo di averlo scritto bene, sigh!). Tu dirai:"Capirai che divertimento! Andare a visitare un posto così, pieno di lutto, di sofferenza! Potresti andare al mare a fare il bagno in qualche posto meraviglioso come quelli che ci sono qui da noi!" E potresti avere anche ragione; è vero che è un posto dove il dolore si taglia con il coltello, ma, caro mio, prima di tutte le cose belle che si possono fare in estate, sento il desiderio di andare a onorare tutti quei santi che sono passati di lì e che hanno vissuto lì la loro ultima Pasqua. Si vanno a visitare i Santuari in tutto il mondo, ci si ferma in adorazione davanti agli altari della Santità. Per me l'Olocausto degli Innocenti è il Santuario per eccellenza, dove tanti cristi sono morti senza colpa, come Gesù, e che sicuramente oggi sono alla Sua destra nel cielo. Quindi andrò, se R e la sua salute, me lo permetteranno.
Terza cosa: sono due giorni che vado con R a fare fisioterapia per lui. Oggi, il secondo giorno di terapia, M il fisiotarepista mi dice che, considerando la sua gravissima malattia, non ha mai visto degli occhi così vivaci e consapevoli, mi dice che collabora sempre e bene, cioè sa come deve fare quello che gli viene richiesto. Che gioia! E ti sembra poco?
Ciao, caro.... comincia a lottare per la prossima Pasqua e ....a presto