mercoledì 31 luglio 2013

un articolo da leggere e meditare

 ciao blog,
ti invito a leggere questo articolo che ti segnalo per intelligenza, arguzia e profondità del suo autore.
Spero di riuscire a inserire il link, sono imbranata, adesso ci provo, clicca qui,
http://www.doppiozero.com/materiali/editoriale/da-franti-grillo-gianburrasca-e-Berlusconi
Spero tu lo possa leggere, e dirmi cosa ne pensi
Ciao, ti saluto, vado a portare R  a letto

domenica 21 luglio 2013

Else Lasker-Schuler

                             Il monello di Dio

"Mi calai da una nube di primavera
Che il mondo ancor piccolo era
e Dio ancora un giovane padre

Mille vite felici sulla terra darei
per rinascere in Dio qualsiasi cosa farei
e per rivedere gli angeli in tanto luccichio
eh sì, quando ero ancora il monello di Dio."

e ancora

lunedì 15 luglio 2013

Ho debellato gli acari

Grande, proprio grande la natura. Tutto ciò che esiste ha un senso e un perché. C'è il limone che serve, per esempio, a pulire le mani macchiate dai vari lavori, l'aceto che sgrassa e fa brillare ogni cosa (eccetto il marmo che si macchia), olio che ammorbidisce la cute della testa ed estirpa la forfora (brrrr),il sale che, sciolto nell'acqua calda, ammorbidisce le ruvidità dei talloni, e così via potrei continuare all'infinito. Ma l'ortica, proprio lei, a cosa serve? Solo a scalzare gli umili spinaci dall'essere i protagonisti di un ripieno di raviolo e a far gongolare il cuoco per " l'originalità " del suo piatto ? No, serve a combattere gli insetti più devastanti e devastatori, distruttori, succhiatori di linfa delle piante che abbiamo sui nostri balconi o nei nostri orti: gli acari.
Io ho fatto così: ho raccolto 1 chilo di ortica prima che fosse in fiore e l'ho fatto a mani nude, prendendo gli steli dal basso, l'ho messa in un secchio con 10 litri di acqua, ho girato bene, l'ho posta all'ombra per 1 giorno e mezzo, ma tu puoi tenerla anche 2 giorni, non di più, poi l'ho filtrata e messa in bottiglia di quelle con lo spruzzo, e ho cominciato a spruzzare le piante la mattina e la sera.
Son bastati due giorni e gli acari, punti dal liquido urticante, sono morti o scappati, non lo so e non m'importa, ma hanno lasciato in pace le mie piante, soprattutto il rosmarino, il timo e le altre aromatiche, che sono tornate rigogliose e contente di vivere e, cosa importante, le ho potute adoperare subito e soprattutto l'operazione disinfestante è stata a costo zero.
Cara ortica, prometto di non strapparti più quando ti vedo nell'orto, ti cimerò per non farti diffondere troppo, ma ti curerò con immensa gratitudine. Viva l'ortica!

domenica 14 luglio 2013

La penombra

Ecco Luglio con il suo caldo! Giusto che sia così, anche perché è il primo della stagione, fino ad ora niente estate. Ma quando il caldo arriva e resta per giorni, mi vengono tutte le nostalgie che credevo non avere più: nostalgia del bosco, della baita e di poter stare seduta lì a 1.600 metri d'altitudine con la brezza fresca che sfiora la pelle, che sgonfia le gambe e le mani, con il rumore delle foglie che si muovono come in un canto, con lo sguardo verso il basso, giù nella valle, dove la caligine bollente copre la città, pensando ai poveracci che sono costretti a viverci sotto.
Ora lì, sotto la caligine ci siamo anche noi, R ed io, perché i ragazzi sono su in alto, chi da una parte chi dall'altra, e oggi che sono stranamente sola con R da qualche ora, ho sistemato la casa, ho rifatto i letti e poi ho socchiuso le persiane o imposte, che dir si voglia, e ho creato una penombra "very  good", e nel silenzio della casa mi muovo con calma, per non sudare, e mi sembra di stare a Roma, da giovane, quando difendevo i bambini dal caldo, tirando giù le tapparelle e grazie al Ponentino, nella casa l'aria si muoveva e noi, rifugiati lì, aspettavamo l'imbrunire per scendere nel giardino condominiale armati di uva, pesche e cocomero e sfamarci sbrodolandoci tutti, e stavamo lì , tra frizzi e lazzi, fino all'ora di dormire, anche le undici mezzanotte, noi grandi a chiacchierare, e i figli, tanti, a giocare insieme a cani e gatti del palazzo.
R dorme pacifico, io ho una gran voglia di fare una torta con il quark e le amarene, spero di riuscire a resistere a non farla, perché me la mangerei tutta;  è irresistibile perché fresca, dolce e aspra, una goduria! La farò per il compleanno di E che sarà fra sette giorni, così, a condividerla, non mi sentirò in colpa.
Ora ti lascio e, dopo aver messo il cd di Lorenzo G che mi hanno regalato C e Y, vado a svuotare il lavandino dai piatti sporchi, poi filtrerò l'ultimo vaso di sciroppo di sambuco,rinfrescherò la pasta madre per poter fare il pane domani mattina, imposterò un ragù (devo usare della carne macinata con urgenza), e infine dovrò trovare il modo di usare i fagioli "dell'occhio", che ho lessato e stanno in frigo ad aspettare.
Che ne dici? Arriverà intanto il fresco e usciremo per andare nell'orto a raccogliere qualcosa di pronto e ad annaffiare, se ce n'è bisogno.,