martedì 6 marzo 2012

Eccomi ad un nuovo mattino. Ho dovuto svegliare R perchè oggi è il giorno del controllo in ospedale.
Lui, arrabbiato e dispettoso, non voleva lavarsi e vestirsi, ed è stata dura riuscire ad arrivare in macchina e partire per l'ospedale, ma, come Dio vuole, siamo andati nel reparto di Neurologia per fare i debiti controlli.
Come cambiano le cose! Fino a ualche anno fa, ero una superwoman: tutto sotto controllo, tutto, riuscivo ad arrivare a curare la casa: mai un granello di polvere o una cosa fuori posto, cucinavo a rotta di collo, cucivo, facevo maglie, avevo un orto e badavo ai miei nipoti. Ed ora? Mi guardo intorno e vedo laniccia sotto e sopra i mobili, non riesco a cucire quasi più niente, e la cucina?Poco anche quella, ma ho notato una cosa : prima ero sempre in agitazione, mai soddisfatta di quello che facevo, pretendevo da me sempre di più e quindi pretendevo anche dagli altri la stessa efficienza, ed ora sono più rilassata, in pace.
Il mio tempo viene assorbito tutto o quasi da R. e dalla sua malattia così terribile che lo costringe ad essere dipendente quasi totalmente dagli altri. Ma questo mio tempo non è sprecato, anzi è vissuto in pienezza, questo è un tempo che produce frutti, perchè mi sta insegnando molte cose: la pazienza, la misericordia,il non giudicare, insomma mi richiama ad un amore che non conoscevo.
Da giovane credevo di amare mio marito, quando era forte, sicuro di sè, grande lavoratore,buon padre, compagno fedele e anche di bell'aspetto (è ben facile amare una persona così), ma ora posso dire che lo amo molto di più adesso, nella sua debolezza che diventa la forza che ci tiene uniti. Ed ora il pensiero:

"Vecchiaia veneranda non è la longevità, nè si misura col numero degli anni (Sap. 4,8) Lunga vita si augura l'uomo come premio, ricchezza di giorni è per tutti straordinaria benedizione. Avere più tempo è di sicuro conforto per riuscire a dare di sè quanto più possibile, riuscire a ricevere quanto di più importante.
Legami di affetti si strutturano nel tempo, esperienza di uomini costruita giorno dopo giorno segna negli anni prezioso patrimonio.
Ma il tempo da solo non dice, durata non conta da sola a raccontare la vita,un giorno come mille restano uguali se altro non li investe, se altro non consegna loro significato.
Carico di anni chi ha fatto dei suoi anni guadagno e offerta, chi ha spartito i giorni in seno alla giustizia, chi ha praticato le vie della compassione. Morire centenario certo fa notizia, ma ancora di più fa storia se gli anni passati sono consegna di umano condiviso, se chi li raccoglie sopravvivendo per custodirli nella memoria dice il suo grazie per quegli anni ricevuti.
Vera longevità è lasciare memoria di amore, a ogni età è possibile lasciare eredità importante. Se il tempo consegna nel suo passare conforto di memoria, l'amore condiviso conserva per sempre il tempo
al vissuto presente, resta per sempre, non muore mai"    Gennaro Matino

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