martedì 5 marzo 2013

La preghiera bussa,il digiuno ottiene,la misericordia riceve

Ciao blog, ascolta  :
"Tre sono  le cose per cui sta salda la fede, pedura la devozione,resta la virtù: la preghiera, il digiuno, la misericordia.
Ciò per cui la preghiera bussa, lo ottiene il digiuno, lo riceve  la misericordia. Queste tre cose, preghiera, digiuno e misericordia, sono una cosa sola, e ricevono vita una dall'altra.
Il digiuno è l'anima della preghiera e la misericordia la vita del digiuno. Nessuno le divida, perchè non riescono a stare separate. Colui che ne ha solamente una o non le ha tutte e tre insieme, non ha niente. Perciò chi prega digiuni. Chi digiuna abbia misericordia. Chi nel domandare desidera di essere esaudito, esaudisca chi gli rivolge domanda. Chi vuol trovare aperto verso di sé il cuore di Dio non chiuda il suo a chi lo supplica.

Chi digiuna comprenda bene cosa significhi per gli altri non aver da mangiare. Ascolti chi ha fame, se vuole che Dio gradisca il suo digiuno. Abbia compassione chi spera compassione. Chi domanda pietà la eserciti. Chi vuole chi gli sia concesso un dono, apra la sua mano agli altri. E' un cattivo richiedente colui che nega agli altri quello che domanda per sé.
O uomo sii tu stesso per te la regola della tua misericordia. Il modo con cui vuoi che si usi misericordia a te, usalo con gli altri. La larghezza di misericordia che vuoi per te, abbila con gli altri, offri agli altri  quella stessa pronta misericordia, che desideri per te.
Perciò preghiera, digiuno e misericordia siano per noi un'unica forza mediatrice presso Dio, siano per noi un'unica difesa, un'unica preghiera sotto tre aspetti.
Quanto col disprezzo abbiamo perduto,conquistiamolo con il digiuno. Immoliamo le nostre anime col digiuno, perchè non c'è nulla di più gradito che possiamo offire a Dio, come dimostra il profeta quando dice:"Uno spirito contrito è sacrificio a Dio, un cuore affranto e umiliato tu o Dio non disprezzi"(Salmo 50,19)
O uomo, offri a Dio l tua anima, ed offri l'oblazione del digiuno, perchè sia pura l'ostia,santo il sacrificio, vivente la vittima,che a te rimanga e a Dio sia data. Chi non dà a Dio questo non sarà scusato, perchè non può non avere se stesso da offrire.
Ma perchè tutto ciò sia accetto, sia accompagnato dalla misericordia. Il digiuno non germoglia se non è annaffiato dalla misericordia. Il digiuno inaridisce se inaridisce la misericordia. Ciò che è la pioggia per la terra, è la misericordia per il digiuno.
Quantunque ingentilisca il cuore, purifichi la carne, sradichi e vizi, semini le virtù, il digiunatore non coglie frutti se non farà scorrere fiumi di misericordia.
O tu che digiuni, sappi che il tuo campo restrà digiuno se resterà digiuna la misericordia.
Quello invece che tu avrai donato nella misericordia, ritornerà abbondntemente nel tuo granaio.
Pertanto, o uomo,  perchè tu non abbia a perdere col voler tenere per te, elargisci agli altri e allora raccoglierai. Dà a te stesso, dando al povero, perchè ciò che avrai lasciato in eredità ad un altro, tu non lo avrai" (dai "Discorsi" da san Pietro Crisologo, vescovo)

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