martedì 22 gennaio 2013

quando la notte...

Ciao,
sono in piedi dalle cinque, e ho passato la notte su e giù dal letto a controllare R. Avevo come un timore che dovesse succedere qualcosa, allora non riuscivo a dormire e andavo al suo letto che è in sala, e lo trovavo sveglio. Quando mi vedeva mi prendeva la mano e la baciava e il suo sguardo mi riempiva di amore, era come si mi dicesse : ti stavo aspettando! Gli accarezzavo la testa, chiudeva gli occhi tutto pacioso e sembrava si addormentasse, così tornavo a letto per poi rialzarmi subito dopo.
Ricordo la fatica delle notti insonni quando i bambini erano piccoli. Li sentivo piangere e dicevo dentro di me: forse adesso smette, forse smette di piangere! Ma non era mai così. F, poi, non ha mai dormito più di quattro  ore per notte, e io passavo il mio tempo con lui in cucina, cercando di non svegliare gli altri, e lavoravo, come se lavoravo! Facevo bilanci e dichiarazioni dei redditi, e dovevo essere attenta per non fare stupidaggini, perchè non c'era il PC, tutto era fatto a mano, comprese le operazioni . Bon, basta con le cose passate, ecco ce ne sono di nuove! Tutte belle se penso ai miei nipoti.
E  ha la febbre, ieri l'ho visto sbattutino, e meno male che siamo andate a scuola a prenderlo con la macchina! Con la neve che c'era si sarebbe bagnato tutto, soprattutto i piedi. Nel pomeriggio sono venuti S e P con G, la loro mamma, e era tutto da ridere.S scoppia a piangere per un doloretto, disperata, lacrimando come una fontana, si butta addosso a G che aveva in braccio P, gli da una "capocciata" e scoppia a ridere come una pazza. P sembra uno di  quei "Scapigliati", artisti dell'Ottocento italiano, soprattutto lombardo, che hanno colmato il vuoto che si era creato a metà Ottocento, nel passaggio tra Capitalismo e Democrazia. Lui e' solo scapigliato per la sua chioma nera e riccioluta, ribelle al pettine, e che incornicia un visetto paffutello e sorridente con due occhioni neri che raccontano cosa pensa in quel momento.
So già che il prossimo fine settimana avrò con me L, la nipotina che mi piace provocare perchè sta agli scherzi come un grande e ha solo quattro anni.
Ieri pomeriggio c'era pieno di gente in casa nostra: F poi S e L e mentre eravamo insieme , è venuta a trovarci M la fisioterapista di R e mi sono sentita tanto amata dal Signore, attraverso questa gente che non avevo cercato e che è arrivata cme una Provvidenza.
Bene, sono le otto, prego le Lodi, e poi inizia la giornata!





a di R

4 commenti:

  1. La gente che tu chiami Provvidenza va dove ci sono case aperte e accoglienza!E soprattutto dove c'è testimonianza! :)

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  2. Ciao Cla, lo pensi davvero? E' tutto involontario

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  3. I nipotini danno proprio carica alla vita e le visite sono sempre piacevoli incontri che riempiono e diversificano il tempo. Buon pomeriggio Nonna Daniela
    La madame

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  4. Proprio vero, sono una sferzata di energia come si diceva del Cynar, a presto

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